La nuova vita di Charles De Ketelaere, dopo un anno in naftalina al Milan, ha già colori sgargianti e sorrisi aperti. Tre partite, nemmeno intere, sono bastate al belga per conquistare Bergamo, Gasperini e i tifosi dell’Atalanta. “Quando arrivi in un posto nuovo c’è molto da fare – dice dal ritiro della sua nazionale -. Adattarti al paese, al sistema di gioco, alla lingua. Ma naturalmente, se al Milan non ha funzionato è stata anche in parte colpa mia: non è stata la stagione che mi aspettavo, ma non me ne pento. Non sempre ho raggiunto un alto livello, ed entrare a partita in corso come spesso mi è successo non ha aiutato. Non sono un tipo esplosivo, mi sento meglio quando sono in campo per un periodo di tempo più lungo e posso entrare davvero nel flusso di una gara. Le critiche hanno fatto il resto: non leggo sempre i giornali, cerco di isolarmi. Ma comunque le senti e non resti indifferente. Non aver mai segnato è stato un problema: la gente chiede gol e assist, non guarda soltanto alla prestazione”

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